La noce moscata è una spezia dall’aroma particolarmente raffinato, dolce e piccante insieme, che ricorda paesi lontani. La noce moscata, infatti, è il seme di un albero sempre verde originario delle isole Molucche in Indonesia e di alcune isole della Nuova Guinea. Il frutto di questo albero è simile ad una pesca che a maturità si apre mostrando un involucro rosso intenso chiamato macis, al cui interno si trova il seme, la noce moscata appunto. Anche il macis viene utilizzato come spezia, ma fin dall’antichità è stata sempre maggiormente apprezzata la noce al suo interno, tanto da essere già citata da Plinio nel I secolo d.C.
Ma è nel Medioevo che la noce moscata diventa popolare. Le venivano attribuite proprietà tali da generare addirittura ostilità e complotti tra gli stati europei, che se ne volevano assicurare il commercio. La noce moscata veniva considerata più preziosa dell’oro, grazie alla credenza che potesse curare la peste e alle proprietà che le venivano riconosciute, prima fra tutte quella di essere un potente sonnifero e di avere doti aromatizzanti in cucina. Il suo prezzo raggiungeva valori talmente elevati che potevano acquistarla solo i più ricchi ed era diventata usanza comune portar con sé una noce e una piccola grattugia per aggiungere la spezia nel vino o nel cibo, in caso di occasioni conviviali improvvise.
Nel XVI secolo iniziarono a farne uso anche i profumieri più esperti che la utilizzavano per creare fragranze esotiche e stravaganti, facendo della noce moscata un vero e proprio segno di distinzione sociale.

La pianta della noce moscata

Il nome botanico della noce moscata è Myristica fragrans. L’albero ha foglie sempreverdi ovali e appuntite e può raggiungere un’altezza di 20 metri.
Produce piccoli fiori campanulati gialli e carnosi da cui nascono 2 o 3 volte l’anno numerosi frutti. I frutti sono succosi, tanto che vengono utilizzati dalle popolazioni dei luoghi di coltivazione per fare marmellate. Quando sono maturi si aprono a metà rivelando una noce marrone, ricoperta da una caratteristica rete di colore rosso (macis). Una volta raccolta, la noce viene fatta essiccare fino a che il seme contenuto all’interno non si separa dal guscio e solo a questo punto viene estratto.

Noce moscata in cucina

Il sapore della noce moscata è raffinato ed avvolgente, grazie a questo è da sempre utilizzata in numerose preparazioni culinarie. È un ingrediente fondamentale della salsa besciamella e del purè di patate, ma la troviamo anche nel ripieno a base di carne di tortellini, ravioli e cannelloni. Nelle paste ripiene infatti è il legante ideale del ripieno, anche quando questo è costituito da ricotta, spinaci e parmigiano o da zucca, mandorle o amaretti e parmigiano.

Il suo aroma gradevole si abbina inoltre a formaggi, verdure lessate e uova ed è molto usata anche come ingrediente di dolci, creme e torte. La noce moscata, grazie anche al sapore lievemente pungente che la contraddistingue, può essere spolverizzata per aromatizzare cocktail e bevande alcoliche come vin brulè, punch e egg nog, nota bevanda inglese a base di latte, liquore e uova.

Cannamela seleziona soltanto noci moscate di elevata qualità, scelte nei principali Paesi di origine, e sottoposte a processi di essiccazione che ne mantengono inalterato il caratteristico sapore. Se ne consigliala conservazione in contenitori ben chiusi, mantenuti lontano dalla luce e da fonti di calore, in modo da mantenere inalterato l’aroma.

Proprietà e benefici della noce moscata

La noce moscata è citata in numerosi libri scritti tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, periodo in cui il mondo “civilizzato” vien colto da una vera e propria passione per questa spezia. A quel tempo si sosteneva che la noce moscata fosse un meraviglioso tonico da cospargere sul collo o tenere semplicemente in tasca, e che fosse un potente antisettico, addirittura in grado di curare la peste. Veniva considerata il rimedio per oltre 100 malattie differenti e nelle famiglie popolari la si usava insieme ad altre spezie e aromi per preparare un medicamento molto diffuso, il cosiddetto “aceto dei sette ladri”, da usare, oltre che come condimento, anche per curare dolori reumatici e nevralgici o come sollievo per gli svenuti. Alla noce moscata venivano poi attribuite proprietà digestive e carminative, e la si usava per curare la nausea e le infezioni intestinali.
Le noci moscate sono ricche di olio essenziale che contiene tra gli altri fenoli, alcooli (linalolo, borneolo, geraniolo), il safrolo e la misticina. L’olio essenziale della noce moscata ha un profumo balsamico gradevole, può quindi essere aggiunto a oli per massaggi per donare una piacevole sensazione a tutto il corpo, oppure all’acqua della vasca per un bagno tonificante.