ll nome cannella deriva dalla forma a cannuccia, simile ad una piccola canna, con cui questa spezia è commercializzata, ma la traduzione in inglese, “cinnamon” ha origine dall’arabo e significa “pianta profumata”. La cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell’Esodo ed era usata anche dagli antichi Egizi. Importata in occidente con le carovane durante il Medioevo, portò gli Olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka, fra i maggiori produttori, nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori in Europa. A differenza di molte altre spezie, la cannella non si ricava da un seme o da un frutto, ma dalla parte interna della corteccia di una pianta alta circa 10-15 cm originaria dell’Asia tropicale.

Le due principali varietà sono la cannella di Ceylon (Cinnamomum verum) e la cannella cassia (Cinnamomum cassia). La cannella di Ceylon è considerata più dolce e delicata, mentre la cannella cassia è più intensa e robusta.

La cannella Cannamela, disponibile in stecche che macinata, è ottenuta da un’attenta selezione delle migliori varietà di questa pianta provenienti dalle coltivazioni dell’Indonesia e dello Sri Lanka. Per mantenere intatto l’aroma e il sapore vivace di questa spezia si suggerisce di conservarla in vasetti di vetro ben chiusi e lontani da fonti di luce e di calore che potrebbero alterarne il gusto e le proprietà aromatizzanti.

Curiosità sulla cannella

La cannella viene utilizzata in bastoncini o in polvere. Durante il processo di essiccazione la corteccia da cui deriva viene rotolata manualmente, facendo aderire i lembi con una lieve pressione. Assume così la classica forma a piccoli cilindri, da cui deriva il nome (dal latino “cannella” che significa “piccola cannula”) e diventa ambrata, liscia, sottile e fragile. Una volta essiccata, la cannella può anche essere ridotta in polvere: una finissima farina dal colore ambrato.

La cannella era una delle spezie più preziose e ambite durante l’antichità. Nell’antico Egitto, la cannella godeva di un’aura regale, considerata un dono di inestimabile valore. Veniva utilizzata non solo per profumare gli ambienti, ma anche per arricchire gli unguenti destinati all’imbalsamazione. Gli antichi Romani erano pronti a sborsare cifre esorbitanti pur di ottenere la preziosa cannella proveniente dall’India.

Durante l’epoca delle grandi scoperte geografiche, la corsa alla ricerca di nuove rotte commerciali verso l’Oriente era in parte alimentata dalla crescente domanda di spezie come la cannella. La sua rarità e il suo valore erano così significativi che spesso veniva utilizzata come moneta di scambio e perfino come tributo.

Cannella in cucina

Caratterizzata da un aroma secco e pungente, la cannella ricorda i chiodi di garofano dai quali, però, si differenzia per una nota leggermente pepata. Al contrario di altre droghe da cucina, può essere venduta sia in piccole stecche colornocciola da sbriciolare al momento dell’uso, che in polvere dal colore intenso e vivace.

Viene usata in molti e differenti modi da secoli. La tradizione occidentale la preferisce impiegata in pasticceria, nei dolci di frutta, come lo strudel di mele di cui la cannella è ingrediente principale, nella preparazione del cioccolato, caramelle o praline, come aroma nelle creme, nella panna montata, nella meringa, nei gelati e anche in numerosi liquori. La tradizione orientale invece, oltre che nella preparazione di dolci, impiega la cannella anche nei piatti salati, per esempio in accompagnamento a carni affumicate e non. Se vuoi provarla, ti consigliamo la ricetta dei ravioli ricotta, cannella e pecorino o quella del petto di tacchino alla cannella. È possibile usarla anche come aromatizzante di bevande, in modo particolare nel thè.

Tra le ricette internazionali troviamo un largo uso della cannella, basti pensare alla Apple Pie o ai Cinnamon Rolls, ovvero pasta lievitata arricchita con cannella, zucchero e burro e cotta fino a diventare soffice e dorata. In Spagna troviamo l’arroz con leche, un riso al latte aromatizzato con cannella e a volte scorza d’arancia o limone, cotto fino a raggiungere una consistenza cremosa e spesso servito con una spolverata di cannella in cima. In Grecia, la moussaka, tradizionale sformato di melanzane, carne e besciamella, viene arricchita con la cannella, che le dona un aroma esotico e inconfondibile.

Proprietà e benefici della cannella

La cannella presenta diverse proprietà a livello di benessere dell’organismo. Risulta ricca di polifenoli, sostanze presenti anche in altri alimenti quali mirtilli e cioccolato e a cui la scienza attribuisce proprietà antiossidanti utili al controllo dei danni degenerativi causati dai cosiddetti “radicali liberi”.

La cannella, con la sua lunga storia di utilizzo, ha occupato un posto di rilievo in varie tradizioni e culture, andando ben oltre il suo ruolo in cucina. Questa spezia versatile è stata considerata preziosa per le sue proprietà terapeutiche e aromatiche.

In India, la cannella è utilizzata nella medicina ayurvedica per le sue proprietà benefiche. È impiegata per migliorare la digestione, stimolare il sistema immunitario e alleviare i sintomi del raffreddore e dell’influenza. Inoltre, è inclusa in miscele di erbe per trattare una varietà di disturbi, come problemi gastrointestinali e disturbi della pelle.

Nella medicina tradizionale cinese, la “rou gui” (nome scientifico: Cinnamomum cassia Presl) è utilizzata per riscaldare il corpo e migliorare la circolazione sanguigna, ma anche per alleviare dolori muscolari e articolari, nonché per stimolare l’appetito e ridurre i sintomi legati al freddo e all’umidità.

Nella cultura araba, la cannella è utilizzata per preparare bevande e piatti aromatici. Viene aggiunta al caffè e al tè per conferire un sapore ricco e speziato. Inoltre, viene impiegata per profumare i dolci tradizionali.

Nella cultura greca e romana antica, la cannella era considerata un lusso e veniva utilizzata in profumeria e profumi. Era anche utilizzata per conservare alimenti e preservare il loro sapore. In alcune tradizioni indigene delle Americhe, la cannella era utilizzata per scopi rituali e cerimoniali. Il suo aroma caldo e avvolgente era associato a sensazioni di conforto e benessere.